Piscina interrata o fuori terra, i permessi servono sempre?

Probabilmente sei arrivato su questa pagina perché vuoi acquistare la tua prima piscina ma ti spaventa l’iter burocratico dei permessi, magari preferiresti fare senza per evitare di pagare balzelli comunali e il geometra o l’architetto.

Online hai quasi di sicuro trovato qualcuno che ti ha detto con toni entusiasti e rassicuranti “scegli la nostra piscina, la puoi posare senza permessi o autorizzazioni!”. Beh, sappi che ti hanno detto quasi di sicuro una bugia.

Nella realtà, nella maggior parte dei casi, è invece necessario avere qualche genere di autorizzazione, vediamo quali e perché.

Piscina interrata senza permessi

Nel caso di piscina interrata, puoi metterti l’anima in pace, non si può mai realizzare senza permessi.

Come ha ribadito il Consiglio di Stato con la sentenza n.35 del 8/1/2016, la realizzazione di una piscina non è paragonabile all’installazione di un’attrezzatura per lo svago e il tempo libero alla stregua di un dondolo o di uno scivolo, in quanto comporta interventi invasivi che hanno un impatto significativo.

Trattandosi poi di una struttura non “precaria” e facilmente / velocemente rimovibile, che prevede una modifica del suolo, non si scappa.

Questo vale sicuramente nel caso in cui la piscina sia interrata ma, poi vedremo il perché, in molti altri casi anche se la piscina è fuori terra.

Quali permessi per la piscina interrata

Premesso che in Italia la questione permessi, a livello normativo, è decisamente intricata e disomogenea (ogni Regione e ogni Comune fa storia a sé), possiamo partire dal Testo unico sull’edilizia (TUE) per fare una prima disamina dei permessi necessari per la costruzione di una piscina.

Di base, per il TUE, il tipo di permessi necessari alla costruzione varia in base a luogo, caratteristiche strutturali e condizione di pertinenza all’immobile principale.

Questi i casi:

  • occorre il Permesso di Costruire se il volume della piscina risulta superiore al 20% di quello dell’immobile principale, oppure se le norme tecniche considerano gli interventi pertinenziali come “interventi di nuova costruzione” (magari per il particolare pregio ambientale della zona);
  • la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.) può essere sufficiente quando la realizzazione della piscina viene considerata dalla normativa locale come “intervento pertinenziale” e se il volume da realizzare non supera il 20% di quello dell’edificio principale;
  • l’Autorizzazione Edilizia, invece, non dovrebbe essere mai richiesta essendo una pratica caduta in disuso. Ciò nonostante molti Comuni, nei loro regolamenti, hanno ancora una serie di opere che la prevedono.

Spesso sono poi necessarie le autorizzazione per lo scarico in fogna delle acque acide del contro-lavaggio. In questo le nostre piscine sono agevolate perché, per la particolarità del sistema filtrante, funzionano senza.

Tutto questo vale senz’altro per i permessi necessari per la costruzione di piscine interrate, ma cosa cambia se vuoi posare una piscina fuori terra?

Piscina fuori terra senza permessi

Potrai pensare, essendo la piscina fuori terra una struttura generalmente “smontabile” per la quale non c’è necessità di interventi edili, che non ci siano vincoli burocratici da considerare.

Puoi quindi posare una piscina fuori terra senza permessi?

La risposta non è sempre semplice e univoca.
Innanzitutto perché il Testo Unico non ne da indicazioni precise, così ogni Comune interpreta le norme regolamentando la materia a modo suo.

Tornando al contenuto del TUE, il permesso di costruire è necessario “per tutti gli interventi di nuova costruzione che comportano una trasformazione edilizia e urbanistica del territorio”. Quindi in questa casistica rientrano sia le piscine interrate che quelle fuori terra se in qualche modo trasformano in modo permanente il suolo (es. la platea di cemento necessaria alla posa di molte piscine fuori terra).

Inoltre, secondo quanto stabilito dal Consiglio di Stato con la sentenza n.35 del 8/1/16, nella definizione di “opere minori” (quindi soggette alla richiesta di permessi) si identificano tutte le strutture con caratteristiche di durata e funzione illimitata nel tempo.

È necessaria allora un’autorizzazione per quasi tutte le piscine fuori terra, in quanto vengono considerate per la loro destinazione funzionale e per le loro caratteristiche strutturali, quindi non per la destinazione indicata dal costruttore (che potrebbe descrivere la piscina come “smontabile”).

Non essendo perciò sufficiente neanche che si tratti di strutture smontabili o solo ancorate al suolo, i permessi servono anche per le piscine fuori terra.

L’unica eccezione ammissibile sarebbe il caso di una piscina fuori terra “a uso temporaneo, per fini limitati nel tempo e contingenti, con conseguente e celere rimozione alla fine del tempo prefissato”.

Infatti solo nel caso in cui la piscina fuori terra sia del tipo più precario (e di installazione “stagionale” nella classificazione, a livello di regolamento) potrebbe essere considerata al pari di un arredo da giardino, quindi realizzabile senza necessità di permessi.

Va fatta però una precisazione anche su questo: se nella tua zona, per il tuo Comune, sono previsti dei vincoli artistici, storici, culturali, archeologici o di altra natura è possibile che anche la posa di una struttura precaria non sia permessa.

Riguardo la definizione di “stagionalità”, potrebbero essere presenti nel regolamento Comunale delle date precise entro le quali la piscina possa essere posata e debba quindi essere smantellata ogni anno.

Rischi di una piscina abusiva

Cosa succede invece se decidi di posare la piscina senza i permessi necessari?

Innanzitutto potresti ricevere un controllo, più o meno casuale, delle forze dell’ordine.

Magari per una segnalazione fatta dal tuo vicino perchè è invidioso, o perché in futuro potresti litigarci per qualsiasi motivo.

Non scordare poi che, oggi, certi controlli (a prescindere da segnalazioni di terzi) vengono fatti dalle forze dell’ordine regolarmente anche con droni e, molto più banalmente, anche con Google Maps!

Quindi, cosa accade?
Viene aperto un procedimento penale a tuo carico (e a carico del costruttore, che rischia di vedere sospesa la sua attività in toto), in seguito al quale – in caso di probabile atto ingiuntivo – ti vedrai costretto a demolire la piscina a tue spese (e la demolizione costa molto più della costruzione, perché include i costi di smaltimento) per andare poi incontro a un processo che ti porterà a pagare pesanti sanzioni.

Invece, il “trucco del furbetto”?
È facile, basta che fai tutto abusivamente e in caso di procedimento penale assumi un bravissimo avvocato che provi a farti ottenere un bel condono edilizio.
Ma vale la pena rischiare? Riusciresti comunque a trovare un costruttore disposto a rischiare la propria attività perché tu non hai i permessi? A mio avviso, no.

Insomma, meglio andare sul sicuro e procedere nella piena legalità.

Come andare sul sicuro

In generale l’ideale è sempre informarsi prima presso lo sportello del proprio Comune su quali siano i regolamenti locali esistenti in materia, in prima persona o tramite un professionista (geometra o architetto).

Nella realtà però, spesso, sia i Comuni che tanti professionisti non hanno competenze specifiche sulla regolamentazione della materia “piscine”. Per questo rischi di andare incontro a dibattiti infiniti o a trovarti a dover riconoscere degli oneri non dovuti.

Quindi per andare sul sicuro la cosa migliore da fare, che voglio consigliarti, è di rivolgerti alla ditta che si occuperà dell’installazione della tua piscina, una volta valutato il preventivo, per farti dare i riferimenti di professionisti specializzati che possano seguire la tua pratica dall’inizio alla fine.

In questo senso, possiamo aiutarti anche noi.
Abbiamo diversi geometri e architetti che da anni collaborano con noi nel seguire e velocizzare le pratiche per le piscine dei nostri clienti.

Se vuoi maggior informazioni, non esitare a contattarci!

In conclusione

In conclusione, in materia di permessi per la piscina non c’è mai una risposta che vada bene in ogni caso.

Ci sono però tre punti saldi, che possiamo riassumere così:

  • per la piscina interrata i permessi servono sempre;
  • per la piscina fuori terra i permessi servono quasi sempre, a meno che non sia di installazione temporanea e stagionale;
  • ogni Comune ha le sue regole specifiche per entrambi i punti sopra, per questo è sempre bene agire informati per evitare brutte sorprese.

 

Call Now ButtonChiama Subito